R I G O R O S O

Santuario della Madonna della salute (Buio / Borio)

Il Santuario della Madonna della Salute, posto lungo la strada che da Rigoroso conduce a Sottovalle, altrimenti conosciuto come il Santuario di “Buio” (o Borio) dal nome dialettale del luogo in cui sorgeva la chiesa, è un luogo particolarmente amato dagli abitanti di Rigoroso. La sua storia ebbe inizio nel 1815, quando il rettore di S. Andrea di Rigoroso Salvatore Giuseppe Poggi q. Capitano Gio Batta Benedetto, “erigeva in suolo di sua proprietà a Borio, con il contributo di materiale e manodopera della popolazione, una cappella santuario dedicandolo a Nostra Signora della Salute. Dall’epoca della sua fondazione  la Chiesa è stata adibita a sepolcreto della famiglia Poggi, ed ivi vi è sepolto anche lo storico Gaetano Poggi. Aveva un solo altare sormontato da una nicchia contenente una statua della Madonna. Nella chiesa era stato posto  anche un organo, mentre il campanile aveva due campane“. (Questo si legge nel libro del Professor Lorenzo Tacchella “Arquata Scrivia nella storia dei Feudi Imperiali Liguri”). La festa che si celebrava nell’ultima domenica di agosto richiamava un gran numero di fedeli, provenienti anche dai paesi vicini. Purtroppo la Chiesa venne profanata una prima volta nel 1968 ed ignoti saccheggiarono le tombe arrecando gravi danni. Nel corso degli anni gli atti vandalici si susseguirono. La solennità religiosa continuò ad essere celebrata con la consueta partecipazione degli abitanti di Rigoroso e dei numerosissimi villeggianti, ma la decadenza della struttura procedette inesorabile, e la chiesa ormai fatiscente fu demolita dai proprietari nel 1998. Sulle macerie delimitate da un perimetro di cemento è stata posta dai proprietari una lapide a ricordo. Attualmente la ricorrenza viene celebrata su di un altare di pietra realizzato da alcuni volenterosi nei campi adiacenti. Nei prossimi mesi l’Associazione Culturale G. Ponta con il consenso dei proprietari (Famiglia Gioscia Poggi Bonifanti) effettuerà un’attività di pulizia del sito (che rimane comunque un sepolcreto) per contrastare l’azione della natura che sta cercando di riappropriarsi di quanto sottrattole oltre 200 anni fa.

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